domenica 18 marzo 2012

Il tempo di una sigaretta

5 minuti, il tempo di pensare a tutto quello che sta succedendo in un'intima confessione.
Passo il mio tempo a pensare alla Shouye, a ciò che é meglio, a dare il massimo, a ricercare la  P e r f e z i o n e . Mi osservo con gli occhi degli altri, mi osservo allo specchio e mi misuro il ventre con il centimetro con quella sigaretta tra le labbra, ho le ossa troppo grandi, dovrei farle diminuire così da poter dimagrire ancora.
Ma mi concentro sull'esterno, per non pensare a ciò che porto dentro. Socchiudo gli occhi, mi lascio andare sul letto. "Cosa c'è che non và Josephine?". "Tutto e niente", sono davvero capace di provare emozioni? O invece tengo così tanto al mio lavoro che arrivo con il confonderlo?
Ho sempre cercato di tenere i miei due mondi ben distinti e separati, ma questi, inevitabilmente si intrecciano, ed il risultato sono le mie ossa.
Ho una storia d'amore, con un uomo meraviglioso, che si strugge per me, di cui sento la gelosia sulla pelle, di cui ne sento la possessione, che conosce ciò che mi piace, soprattutto a livello sessuale. Con lui sto progettando di perdere l'unica cosa che mi sono riservata di non dare mai ad un mio cliente, ma prendo tempo, forse la paura, forse il dolore, forse... che aspetto non so cosa. Ha perfino comprato una casa, appositamente per noi, per la nostra normalità, ma tutto ciò che gli faccio, sono cose che fanno parte anche del mio lavoro, e poi me ne vado, lui ancora dorme e non ho modo di salutarlo, bisogna salvare le apparenze, o forse la realtà e le apparenze sono con lui? Ieri sera é stato bellissimo, stranamente, gli ho perfino dedicato una canzone, e lui mi ha lasciato il suo marchio, io gli ho lasciato il mio. "Ma é amore Josephine?", me lo domando giorno dopo giorno, mentre lui mi imbocca pur di obbligarmi a mangiare preoccupandosi del mio stato di salute... forse é per questo che non mangio, per vedere le sue attenzioni su di me, e devo ammettere, sono splendide, ma é così che si vive una relazione? E' così che si tratta un uomo? Lui, si merita questa mezza cosa che gli proponi? Si merita dover accettare che tu ti doni ad altri per soldi? Si.. un cuore, gli basta il mio cuore, ma non é così che dovrebbe essere, magari con quell'infermierina starebbe decisamente meglio, una relazione normale. "Provi amore Josephine?", la domanda continua ad entrare nel cervello. "Basta! Smettila di chiedermelo! Ci sto bene insieme, mi fa battere il cuore e ci tiene a me, non é questo l'amore?" "......" "no...?" "..... smetto di chiedertelo".
Ecco, testa del cavolo, cuore del cavolo, state zitti, sto bene in questo momento, perfavore, fate silenzio...

Ingoio il veleno di quella sigaretta lasciando che siano anche i polmoni a soffrire, sono sempre stata favorevole all'autotortura per espiare i propri peccati.

"Ma ti sembra possibile che gli proponi questa mezza storia?" "Ti ho già detto di stare zitto." "Sto parlando di Ace..." Già, Ace. Anche con lui devo vedere... si, ci sto bene, per un mezzo secondo mi é quasi mancato, ma magari mi sono solo fatta prendere dalle sue parole... "Cosa provi per lui?" "Ancora? Lasciami in pace!!" e mentre mi arrabbio con me stessa rinuncio a un altro piatto che mi portano davanti, non me lo merito, perchè sto facendo del male a delle persone che vorrei proteggere da me. Ace, un uomo carismatico, che sembra conoscermi senza che io gli abbia detto nulla, che mi ha detto che é disposto ad aspettare anche un mese per vedermi, pur di vedermi, ed io invece non conosco nulla di lui... non riesco a fidarmi, e poi sarebbe brutto per Nathe. "Ma insomma, le idee chiare quando le avrai?" "Smettila di asfissiarmi.. fammi vivere in pace, non ti intromettere ogni volta..se mi vorrà un modo per prendermi lo troverà no?" "No Josephine, devi fare chiarezza e vedere chi vuoi veramente, non puoi farlo svenare per te senza dargli un successo" "Ma io sto Bene con Nathe! Insomma, se lo amo devo volere solo lui no?" "Appunto, tu ami Nathe...?" "Si ok.. adesso giochiamo a giro giro tondo se continuiamo in questa maniera"

Intanto stringo la cintura, le ossa del bacino cominciano a vedersi, ma la cintura ancora si può stringere, ciò significa che posso dimagrire ancora.

"Tsk, perfino Charlotte ti ha detto che stai sparendo, perchè invece non fai chiarezza su te stessa e la smetti di comportarti in questo modo idiota?" "Già... quell'altra scema di Charlotte, pure lei sen'è accorta, ma ti sembra possibile che, io che sono la Laoshi devo proteggere la sua storia d'amore?" Forse sono semplicemente invidiosa... forse mi sveno proprio per lei, che é libera di fare ciò che vuole, d'amare chi vuole, di poter donare tutto, e non solo quella mezza schifezza che posso dare io, forse ancora invece sono felice per lei proprio perchè lei può, e non voglio privarla di una simile sensazione..
Mi piacerebbe vedere il mondo con i suoi occhi una volta, provare ciò che prova lei, riuscire ad arrossire con chiunque senza doversi preoccupare di rivestire una carica che non la fa andare neanche al Luna Park. "Quindi tu vivi di lei, e non é il contrario" "Tsk, io sono la Laoshi. E' ovvio che é lei che deve imparare da me" "Egocentrica" "si." no... vorrei veramente poter imparare da lei, guardo la tisana pronta, e non ho neanche più voglia per berla, ma alla fine un breve sorso lo do, e mi godo quell'attimo di tranquillità, prima di sentirmi in colpa perchè ho ingerito qualcosa, non è così che funzionano le punizioni.

E' così che funziona, nessuno può permettersi di sfiorarmi, ma noi stessi dovremmo invece riservarci il peggiore dei trattamenti, per espiare. In effetti, ho una visione forse un pò distorta, piuttosto che andare a confessarmi come tutte le persone normali.

"Si brava, allora se dici che ti devi fare dal male da sola, perchè invece hai consolato Ming?" "Perchè parlo di me stessa, gli altri non possono soffrire, e se ci sono io ancor meno, io servo per aiutare gli altri" "Non ti capisco..." "Il chè é ironico visto che sei la mia coscienza." Nessuno deve stare male se ci sono io al suo fianco.. quest'oggi ho sentito quasi un senso materno verso di lei, mentre le asciugavo quelle lacrime, mentre me la coccolavo e me la cullavo così da ridonarle il sorriso, ho quasi sentito.. di volerle bene. Sentire come si confidava con me, come si lasciava fare da me, come mi donava la sua fiducia in attesa delle mie parole.
"Ma fino a poco fa non dicevi di non riuscire a provare emozioni?" Spengo il mozzicone della sigaretta e mi preparo a lavarmi i denti altrimenti Nathe si arrabbia, non gli piace che fumo, e non piace neanche a me rimanere con quel sapore sulle labbra, ma ci voleva, io non lo so se provo emozioni, il dubbio, é un'emozione? l'indecisione é un'emozione? Sentire il proprio cuore che batte dovrebbe esserlo, bisognerebbe solo esser abbastanza maturi da saper riconoscere cosa si prova "E tu sei un'immatura Josephine" "grazie tante, come se fosse la prima volta che me lo dici.. ma cosa posso farci se sto bene e mi basta questo?" "no, tu non stai bene altrimenti ora non saresti pelle ed ossa."

"Pelle ed ossa, é solo lo stress, non vedi quello che é successo alla Shouye? Quello stramaledetto furto..." "Si vabbè, ora dai la colpa al lavoro". NO.
Io non do colpa al lavoro, io SONO il lavoro. Dio che brutta cosa da dire... No, io non sono il lavoro... io amo ciò che faccio... e basta....

"Deciditi Josephine."
"Zitto... ora devo uscire, e cerca di non rovinarmi la giornata"
Intanto, stringo ancor di più il cinturone intorno alla vita, mi piace l'abito che indosso, mi fa stare bene, come tutto, come niente, solo un altro sorso di tisana, prima di andar via.

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